giovedì 24 novembre 2011

Dio Padre , Gesù figlio, lo Spirito Santo .

Gen 1:2
La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque

dimostrazione incontestabile che Dio possedeva e possiede uno Spirito.
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John 1:1
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Comprendo che qui i Testimoni si perdono, perche nella vostra ipotetica BIBBIA riporta " ...era un Dio"
potete ritrovarvi chiedendo ad un professore di greco antico se si mettevano gli articoli davanti ai nomi negli scritti greci. Da qui  capite anche perchè la definisco "ipotetica ".
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John 12:44-45
44 Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 e chi vede me, vede colui che mi ha mandato.

Gesù stesso definisce se come il Padre .
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Is 30:1
Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato;

Ognuno di noi vivente ha un'anima uno spirito ed un corpo , e quelli che rinnegano lo Spirito .... be leggete voi.
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Ezech36:26-27
26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni.

Credo sia chiaro che Dio possiede uno spirito e lo metta su di noi come e Quando voglia ...

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Joel 2:28-29
28 «Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni.
29 Anche sui servi e sulle serve,
spargerò in quei giorni il mio Spirito.

Be qui credo che Dio parli chiaro sullo Spirito che scenderà , quindi chiunque definisce POSSEDUTO , chi prega nello Spirito o profetizza legga bene ciò in cui crede.
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1Cor 2:10-11
10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.

Qui Paolo definisce Dio possessore dello Spirito e slo per mezzo dello Spirito si puo comprendere Dio.
Quindi quando non comprendiamo qualcosa di Dio chiediamo allo Spirito perchè, solo tramite lo Spirito ,Dio comunica con noi e ci rende coscienti .
Non temete non è possessione chi afferma questo non conoscie lo Spirito.

Giobbe parte 23

Miseria e umiliazione di Giobbe
Gb 19:13-19; 29
Job 30:1 «Ora servo da zimbello ai più giovani di me,
i cui padri non avrei reputato degni di stare
fra i cani del mio gregge!
2 A che mi sarebbe servita la forza delle loro mani?
Gente incapace a raggiungere l'età matura,
3 smunta dalla miseria e dalla fame,
ridotta a brucare nel deserto
la terra da tempo nuda e desolata,
4 strappando erba salsa presso i cespugli,
ed avendo per pane radici di ginestra.
5 Sono scacciati di mezzo agli uomini,
la gente grida loro dietro come dietro al ladro,
6 abitano in burroni orrendi,
nelle caverne della terra e fra le rocce;
7 ragliano fra i cespugli,
si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi;
8 gente da nulla, razza senza nome,
cacciata via dal paese a bastonate.
9 Ora io sono il tema delle loro canzoni,
il soggetto dei loro discorsi.
10 Mi detestano, mi fuggono,
non si trattengono dallo sputarmi in faccia.
11 Non hanno più ritegno, mi umiliano,
rompono ogni freno in mia presenza.
12 Questa gentaglia insorge alla mia destra, m'incalzano,
e si appianano le vie contro di me per distruggermi.
13 Hanno sovvertito il mio cammino,
traggono vantaggio dalla mia rovina,
essi che nessuno vorrebbe soccorrere!
14 Avanzano come attraverso un'ampia breccia,
si precipitano davanti in mezzo alle rovine.
15 Terrori mi si rovesciano addosso;
il mio onore è portato via come dal vento,
è passata come una nube la mia felicità.
(Gb 23:1-12; 29:11-17; 42:1-7)(Sl 7:3-5; 17:1-5)(Sl 88; 102:3-11)
16 Ora mi consumo,
mi hanno colto i giorni dell'afflizione.
17 La notte mi trafigge, mi stacca le ossa,
e i dolori che mi rodono non hanno sosta.
18 Per la gran violenza del mio male la mia veste si sforma,
mi si serra addosso come una tunica.
19 Dio m'ha gettato nel fango,
e rassomiglio alla polvere e alla cenere.
20 Io grido a te, ma tu non mi rispondi;
ti sto davanti, ma tu non mi consideri!
21 Ti sei mutato in nemico crudele verso di me;
mi perseguiti con la potenza della tua mano.
22 Mi alzi per aria, mi fai portare via dal vento,
e mi annienti nella tempesta.
23 Infatti, lo so, tu mi conduci alla morte,
alla casa di convegno di tutti i viventi.
24 Forse chi sta per perire non protende la mano
e nell'angoscia sua non grida aiuto?
25 Non piangevo io forse per chi era nell'avversità
e non ero io angustiato per il povero?
26 Speravo il bene, ma è venuto il male;
aspettavo la luce, ma è venuta l'oscurità!
27 Le mie viscere bollono e non hanno riposo,
sono venuti per me giorni d'afflizione.
28 Me ne vado tutto annerito,
ma non dal sole;
mi alzo in mezzo all'assemblea e grido aiuto;
29 sono diventato fratello degli sciacalli,
compagno degli struzzi.
30 La mia pelle è nera e cade a pezzi;
le mie ossa sono calcinate dall'arsura.
31 La mia cetra non dà più che accenti di lutto,
e la mia zampogna voce di pianto.

mercoledì 23 novembre 2011

Giobbe parte 22


Ultima replica di Giobbe: prosperità e felicità del passato
(Sl 1:1-3; 112; 128) Gb 31:16-21, 31-32; Is 58:10-12
Job 29:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse:
2 «Oh, potessi tornare come ai mesi d'una volta,
come nei giorni in cui Dio mi proteggeva,
3 quando la sua lampada mi risplendeva sul capo
e alla sua luce io camminavo nelle tenebre!
4 Oh, fossi com'ero ai giorni della mia maturità,
quando Dio vegliava amico sulla mia tenda,
5 quando l'Onnipotente stava ancora con me
e avevo i miei figli intorno a me;
6 quando mi lavavo i piedi nel latte
e dalla roccia mi fluivano ruscelli d'olio!
7 Se uscivo per andare alla porta della città
e mi facevo preparare il seggio sulla piazza,
8 i giovani, al vedermi, si ritiravano,
i vecchi si alzavano e rimanevano in piedi;
9 i notabili cessavano di parlare
e si mettevano la mano sulla bocca;
10 la voce dei capi diventava muta,
la lingua si attaccava al loro palato.
11 L'orecchio che mi udiva mi diceva beato;
l'occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza,
12 perché salvavo il misero che gridava aiuto
e l'orfano che non aveva chi lo soccorresse.
13 Scendeva su di me la benedizione di chi stava per perire,
facevo esultare il cuore della vedova.
14 La giustizia era il mio vestito e io il suo;
la rettitudine era come il mio mantello e il mio turbante.
15 Ero l'occhio del cieco,
il piede dello zoppo;
16 ero il padre dei poveri,
studiavo a fondo la causa dello sconosciuto.
17 Spezzavo la ganascia al malfattore,
gli facevo lasciare la preda che aveva fra i denti.
18 Dicevo: "Morirò nel mio nido,
moltiplicherò i miei giorni come la sabbia;
19 le mie radici si stenderanno verso le acque,
la rugiada passerà la notte sui miei rami;
20 la mia gloria sempre si rinnoverà,
l'arco rinverdirà nella mia mano".
21 I presenti mi ascoltavano fiduciosi,
tacevano per udire il mio parere.
22 Quando avevo parlato, non replicavano;
la mia parola scendeva su di loro come una rugiada.
23 Mi aspettavano come si aspetta la pioggia;
aprivano larga la bocca come a un acquazzone di primavera.
24 Io sorridevo loro quand'erano sfiduciati;
non potevano oscurare la luce del mio volto.
25 Quando andavo da loro, mi sedevo come capo;
ero come un re tra le sue schiere,
come un consolatore in mezzo agli afflitti.


martedì 22 novembre 2011

Giobbe parte 21


Il mistero della saggezza divina
(Pr 2:1-6; 3:13-20; 8) Ec 12:15
Job 28:1 «Ha una miniera l'argento,
e l'oro un luogo dove lo si affina.
2 Il ferro si cava dal suolo,
e la pietra fusa dà il rame.
3 L'uomo ha posto fine alle tenebre,
egli esplora i più profondi recessi,
per trovare le pietre che sono nel buio, nell'ombra di morte.
4 Scava un pozzo lontano dall'abitato;
il piede più non serve a quelli che vi lavorano;
sono sospesi, oscillano lontano dai mortali.
5 Dalla terra esce il pane,
ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco.
6 Le sue rocce sono la sede dello zaffiro,
e vi si trova la polvere d'oro.
7 L'uccello rapace non conosce il sentiero che vi conduce,
né l'ha mai scorto l'occhio del falco.
8 Le fiere superbe non vi hanno messo piede,
il leone non c'è passato mai.
9 L'uomo stende la mano sul granito,
rovescia dalle radici le montagne.
10 Pratica trafori dentro le rocce,
e l'occhio suo scorge quanto c'è di prezioso.
11 Frena le acque perché non gemano
e le cose nascoste trae fuori alla luce.
12 Ma la saggezza, dove trovarla?
Dov'è il luogo dell'intelligenza?
13 L'uomo non ne sa la via,
non la si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: "Non è in me";
il mare dice: "Non sta da me".
15 Non la si ottiene in cambio d'oro,
né la si compra a peso d'argento.
16 Non la si acquista con l'oro di Ofir,
con l'ònice prezioso e con lo zaffiro.
17 L'oro e il vetro non reggono al suo confronto,
non la si dà in cambio di vasi d'oro fino.
18 Non si parli di corallo, di cristallo;
la saggezza vale più delle perle.
19 Il topazio d'Etiopia non può starle a confronto,
l'oro puro non ne controbilancia il valore.
20 Da dove viene dunque la saggezza?
Dov'è il luogo dell'intelligenza?
21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente,
è celata agli uccelli del cielo.
22 L'abisso e la morte dicono:
"Ne abbiamo avuto qualche sentore".
23 Dio solo conosce la via che vi conduce,
egli solo sa il luogo dove risiede,
24 perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra,
perch'egli vede tutto quello che è sotto i cieli.
25 Quando regolò il peso del vento
e fissò la misura delle acque,
26 quando diede una legge alla pioggia
e tracciò la strada al lampo dei tuoni,
27 allora la vide e la rivelò,
la stabilì e anche l'investigò.
28 E disse all'uomo:
"Ecco, temere il Signore, questa è saggezza,
fuggire il male è intelligenza"».

Giobbe parte 20

Ultima risposta di Giobbe: egli sostiene la sua innocenza
Gb 34:5, ecc.; Sl 26; 109
Job 27:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse:
2 «Come vive Dio che mi nega giustizia,
come vive l'Onnipotente che mi amareggia la vita,
3 finché avrò fiato
e il soffio di Dio sarà nelle mie narici,
4 le mie labbra, no, non diranno nulla d'ingiusto,
la mia lingua non proferirà falsità.
5 Lungi da me l'idea di darvi ragione!
Fino all'ultimo respiro non mi lascerò togliere la mia integrità.
6 Ho preso a difendere la mia giustizia e non cederò;
il cuore non mi rimprovera uno solo dei miei giorni.
7 Sia trattato da malvagio il mio nemico,
da perverso chi si erge contro di me!
8 Quale speranza rimane mai all'empio
quando Dio gli toglie,
gli rapisce la vita?
9 Dio presterà orecchio al grido di lui,
quando gli piomberà addosso l'angoscia?
10 Potrà egli trovare piacere nell'Onnipotente?
Invocare Dio in ogni tempo?
(Gb 21:13-21; 20:4, ecc.) Is 3:11
11 Io vi mostrerò il modo di agire di Dio,
non vi nasconderò i disegni dell'Onnipotente.
12 Ma queste cose voi tutti le avete osservate,
perché dunque vi perdete in vani discorsi?
13 Ecco la parte che Dio riserva all'empio,
l'eredità che l'uomo violento riceve dall'Onnipotente.
14 Se ha figli in gran numero sono per la spada;
la sua discendenza non avrà pane da sfamarsi.
15 I superstiti sono sepolti dalla morte,
e le vedove loro non li piangono.
16 Se accumula l'argento come polvere,
se ammucchia vestiti come fango,
17 li ammucchia, sì, ma se ne vestirà il giusto;
e l'argento l'avrà come sua parte l'innocente.
18 La casa che si costruisce è come quella del tarlo,
come il capanno che fa il guardiano della vigna.
19 Va a letto ricco, ma per l'ultima volta;
apre gli occhi e non è più.
20 Terrori lo sorprendono come acque;
nel cuore della notte lo rapisce un uragano.
21 Il vento d'oriente lo porta via,
ed egli se ne va;
lo spazza in un turbine dal luogo suo.
22 Dio gli scaglia addosso le sue frecce, senza pietà,
per quanto egli tenti di scampare ai suoi colpi.
23 La gente batte le mani quando cade,
fischia dietro a lui quando lascia il luogo dove stava.