sabato 22 ottobre 2011

Giobbe parte 12

Giobbe si lamenta dei suoi amici
Gb 19:1-6; Mt 7:12
Job 16:1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Di cose come queste ne ho udite tante!
Siete tutti dei consolatori molesti!
3 Non ci sarà una fine alle parole vane?
Che cosa ti provoca a rispondere?
4 Anch'io potrei parlare come voi,
se voi foste al posto mio;
potrei mettere insieme delle parole contro di voi
e su di voi scrollare il capo;
5 potrei farvi coraggio con la bocca
e il conforto delle mie labbra vi calmerebbe.
Giobbe si lamenta della sua sorte
(La 3:1-20; Gb 19:6-12)(Gb 23:1-17; 32:8-14)
6 «Se parlo, il mio dolore non ne sarà lenito;
se cesso di parlare, che sollievo ne avrò?
7 Ora, purtroppo, Dio m'ha ridotto senza forze,
ha desolato tutta la mia casa;
8 m'ha coperto di grinze e questo testimonia contro di me,
la mia magrezza si leva ad accusarmi apertamente.
9 La sua ira mi lacera, mi perseguita,
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico aguzza gli occhi su di me.
10 Aprono larga contro di me la bocca,
mi percuotono per oltraggio le guance,
si metton tutti insieme a darmi addosso.
11 Dio mi dà in balìa degli empi,
mi getta in mano dei malvagi.
12 Vivevo in pace ed egli m'ha scosso con violenza,
m'ha preso per la nuca, m'ha frantumato,
m'ha posto per suo bersaglio.
13 I suoi arcieri mi circondano,
egli mi trafigge i reni senza pietà,
sparge a terra il mio fiele.
14 Apre sopra di me breccia su breccia,
mi corre addosso come un guerriero.
15 Mi sono cucito un cilicio sulla pelle,
ho prostrato la mia fronte nella polvere.
16 Il mio viso è rosso di pianto,
sulle mie palpebre si stende l'ombra di morte.
17 Eppure, le mie mani non commisero mai violenza,
e la mia preghiera fu sempre pura.
Giobbe invoca la morte
(Gb 12:4-5; 13:4-13)
18 «O terra, non coprire il mio sangue
e non vi sia luogo dove si fermi il mio grido!
19 Già fin d'ora, ecco, il mio Testimone è nel cielo,
il mio Garante è nei luoghi altissimi.
20 Gli amici mi deridono;
ma a Dio si volgono piangenti gli occhi miei;
21 sostenga egli le ragioni dell'uomo presso Dio,
le ragioni del figlio d'uomo contro i suoi compagni!
22 Poiché, pochi anni ancora
e me ne andrò per una via senza ritorno.

Job 17:1 «Il mio soffio vitale si spegne,
i miei giorni si estinguono,
il sepolcro m'aspetta!
2 Sono attorniato da schernitori
e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare.
3 O Dio, deposita la mia cauzione presso di te;
se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano?
4 Poiché tu hai chiuso il cuore di costoro alla ragione,
perciò non li farai trionfare.
5 Chi denuncia un amico perché diventi preda altrui,
vedrà accecare gli occhi dei suoi figli.
6 Egli mi ha reso la favola dei popoli,
e sono divenuto uno a cui si sputa in faccia.
7 L'occhio mio si oscura dal dolore,
le mie membra non sono più che un'ombra.
8 Gli uomini retti ne sono colpiti di stupore,
l'innocente si sdegna contro l'empio;
9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via,
e chi ha le mani pure si fortifica sempre più.
(Gb 10:20-22; 19:10)
10 Quanto a voi tutti, tornate pure,
fatevi avanti,
ma fra voi non troverò un saggio.
11 I miei giorni passano; i miei disegni,
i disegni cari al mio cuore, sono distrutti;
12 e costoro pretendono che la notte sia giorno,
che la luce sia vicina, quando tutto è buio!
13 Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti,
se già mi sono fatto il letto nelle tenebre,
14 al sepolcro dico: "Tu sei mio padre",
e ai vermi: "Siete mia madre e mia sorella".
15 Dov'è dunque la mia speranza?
Questa speranza mia chi la può scorgere?
16 Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti,
quando nella polvere troveremo riposo assieme».