sabato 29 ottobre 2011

Giobbe parte 15

Per Giobbe anche i malvagi possono essere felici
Sl 73; 49; Ec 8:11
Job 21:1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Porgete bene ascolto alle mie parole,
sia questa la consolazione che mi date.
3 Sopportatemi, lasciate che io parli,
e quando avrò parlato tu mi potrai deridere.
4 Mi lamento forse di un uomo?
E come farei a non perder la pazienza?
5 Guardatemi, stupite,
mettetevi la mano sulla bocca.
6 Quando ci penso, ne sono smarrito,
e la mia carne è presa da un brivido.
7 Perché mai vivono gli empi?
Perché arrivano alla vecchiaia e anche crescono di forze?
8 La loro discendenza prospera sotto i loro sguardi intorno ad essi,
i loro germogli fioriscono sotto gli occhi loro.
9 La loro casa è in pace, al sicuro da spaventi,
la verga di Dio non li colpisce.
10 Il loro toro monta e non sbaglia,
la loro vacca figlia senz'abortire.
11 Mandano fuori come un gregge i loro piccini,
e i loro figli saltano e ballano.
12 Cantano al suono del timpano e della cetra,
si rallegrano al suono della zampogna.
13 Passano felici i loro giorni,
poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti.
14 Eppure, dicevano a Dio: "Ritìrati da noi!
Noi non ci curiamo di conoscere le tue vie!
15 Che cos'è l'Onnipotente perché lo serviamo?
Che guadagneremo a pregarlo?"
16 Ecco, non hanno essi in mano la loro felicità?
(Lungi da me il consiglio degli empi!).
17 Quando mai la lampada degli empi si spegne,
e piomba loro addosso la rovina
e Dio, nella sua ira, li retribuisce con castighi?
18 Quando mai sono essi come paglia al vento,
come pula portata via dall'uragano?
19 "Dio", mi dite, "tiene in serbo il castigo per i figli dell'empio".
Ma punisca lui stesso! Che lo senta lui,
20 che veda con i propri occhi la sua rovina,
e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente!
21 Che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui,
quando il numero dei suoi mesi è ormai compiuto?
22 S'insegnerà forse a Dio la scienza?
A lui che giudica quelli di lassù?
23 L'uno muore in mezzo al suo benessere,
quand'è pienamente tranquillo e felice,
24 ha i secchi pieni di latte,
e fresco il midollo delle ossa.
25 L'altro muore con l'amarezza nel cuore,
senz'aver mai gustato il bene.
26 Entrambi giacciono ugualmente nella polvere,
e i vermi li ricoprono.
27 Ah! Li conosco i vostri pensieri,
i piani che formate per abbattermi!
28 Voi dite: "Dov'è la casa del potente?
Dov'è la tenda che ospitava gli empi?"
29 Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato?
Voi non vorrete negare quello che attestano;
30 che, cioè, il malvagio è risparmiato nel dì della rovina,
che nel giorno dell'ira egli sfugge.
31 Chi gli rimprovera in faccia la condotta?
Chi gli rende quel che ha fatto?
32 Egli è portato alla sepoltura con onore,
e veglia egli stesso sulla sua tomba.
33 Lievi sono a lui le zolle della valle;
dopo, tutta la gente segue le sue orme;
e, anche prima, una folla immensa fu come lui.
34 Perché dunque mi offrite consolazioni vane?
Delle vostre risposte altro non resta che falsità».

mercoledì 26 ottobre 2011

Giobbe parte 14

Zofar parla dell'empio e del suo castigo
(Gb 8:8-15; 15:17, ecc.; 18:5, ecc.) Sl 37:32-38
Job 20:1 Allora Zofar di Naama rispose e disse:
2 «Per questo i miei pensieri mi spingono a risponderti
e, a causa di ciò, c'è questa fretta dentro di me.
3 Ho udito rimproveri che mi fanno oltraggio;
ma lo spirito mio darà una risposta assennata.
4 Non lo sai tu che in ogni tempo,
da che l'uomo è stato posto sulla terra,
5 il trionfo dei malvagi è breve;
la gioia degli empi non dura che un istante?
6 Anche se la sua altezza giungesse fino al cielo,
il suo capo toccasse le nubi,
7 l'empio perirà per sempre come lo sterco suo;
quelli che lo vedevano diranno: "Dov'è?"
8 Se ne volerà via come un sogno,
non si troverà più;
si dileguerà come una visione notturna.
9 L'occhio che lo guardava cesserà di vederlo
e la sua casa più non lo scorgerà.
10 I suoi figli si raccomanderanno ai poveri,
le sue mani restituiranno la sua ricchezza.
11 Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa
sarà nella polvere con lui.
12 Il male è dolce alla sua bocca,
se lo nasconde sotto la lingua,
13 lo conserva, non lo lascia andare giù,
lo trattiene sotto al suo palato:
14 ma il cibo gli si trasforma nelle viscere,
gli diventa in corpo veleno d'aspide.
15 Ha trangugiato ricchezze e le vomiterà;
Dio stesso gliele ricaccerà dal ventre.
16 Ha succhiato veleno d'aspide,
la lingua della vipera l'ucciderà.
17 Non godrà più la vista d'acque perenni,
né di rivi fluenti di miele e di latte.
18 Renderà i suoi frutti, e non li mangerà;
saranno pari alla ricchezza dei suoi guadagni,
e non ne godrà.
19 Perché ha oppresso e abbandonato il povero,
si è impadronito di case che non aveva costruite;
20 perché la sua ingordigia non conobbe limiti,
egli non salverà nulla di ciò che ha tanto desiderato.
21 La sua voracità non risparmiava nulla,
perciò il suo benessere non durerà.
22 Nel colmo dell'abbondanza, si troverà in miseria;
la mano di chiunque ebbe a soffrir tormenti si alzerà contro di lui.
23 Quando starà per riempirsi il ventre,
Dio manderà contro di lui la sua ira ardente;
gliela farà piovere addosso per servirgli da cibo.
24 Se scampa alle armi di ferro,
lo trafigge l'arco di bronzo.
25 Si strappa la freccia, essa gli esce dal corpo,
la punta sfolgorante gli viene fuori dal fiele,
lo assalgono i terrori della morte.
26 Buio profondo è riservato ai suoi tesori;
lo consumerà un fuoco non attizzato dall'uomo,
che divorerà quel che resta nella sua tenda.
27 Il cielo rivelerà la sua iniquità,
la terra insorgerà contro di lui.
28 Le rendite della sua casa se ne andranno,
portate via nel giorno dell'ira di Dio.
29 Tale la parte che Dio riserva all'empio,
tale l'eredità che Dio gli destina».

martedì 25 ottobre 2011

Giobbe parte 13

Giobbe si lamenta, ma egli sa che il suo Redentore è vivente
Gb 16; Sl 88; 102:4-12
Job 19:1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Fino a quando mi affliggerete
e mi tormenterete con i vostri discorsi?
3 Sono già dieci volte che m'insultate
e non vi vergognate di malmenarmi.
4 Ammesso pure che io abbia sbagliato,
il mio errore concerne me solo.
5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me
e rimproverarmi la vergogna in cui mi trovo,
6 allora sappiatelo: chi m'ha fatto torto
e m'ha avvolto nella sua rete è Dio.
7 Ecco, io grido: "Violenza!" e nessuno risponde;
imploro aiuto, ma non c'è giustizia!
8 Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare,
ha coperto di tenebre il mio cammino.
9 Mi ha spogliato della mia gloria,
mi ha tolto dal capo la corona.
10 Mi ha demolito pezzo per pezzo,
e io me ne vado.
Ha sradicato come un albero la mia speranza.
11 Ha acceso la sua ira contro di me,
mi ha considerato come suo nemico.
12 Le sue schiere sono venute tutte insieme,
si sono spianate la strada fino a me,
hanno posto il campo intorno alla mia tenda.
13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli,
i miei conoscenti sono diventati degli estranei per me.
14 Mi hanno abbandonato i miei parenti,
gli intimi miei mi hanno dimenticato.
15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo;
ai loro occhi io sono un intruso.
16 Chiamo il mio servo e non risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.
17 Il mio fiato ripugna a mia moglie,
faccio pietà a chi nacque dal grembo di mia madre.
18 Perfino i bimbi mi sprezzano;
se cerco di alzarmi, mi deridono.
19 Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore,
quelli che amavo si sono rivoltati contro di me.
20 Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle e alla mia carne,
non m'è rimasta che la pelle dei denti.
21 Pietà, pietà di me, voi, amici miei,
poiché la mano di Dio mi ha colpito.
22 Perché perseguitarmi come fa Dio?
Perché non siete mai sazi della mia carne?
(Mt 5:8; 1Gv 3:2-3) Gv 11:23-27
23 «Oh, se le mie parole fossero scritte!
Se fossero impresse in un libro!
24 Se con lo scalpello di ferro e con il piombo
fossero incise nella roccia per sempre!
25 Ma io so che il mio Redentore vive
e che alla fine si alzerà sulla polvere.
26 E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27 Io lo vedrò a me favorevole;
lo contempleranno i miei occhi,
non quelli d'un altro;
il cuore, dal desiderio, mi si consuma!
28 Se voi dite: "Come lo perseguiteremo?"
- mentre la radice della tribolazione è già dentro di me -
29 temete invece per voi stessi la spada!
Perché furiosi sono i castighi della spada,
affinché sappiate che c'è una giustizia».

sabato 22 ottobre 2011

Giobbe parte 12

Giobbe si lamenta dei suoi amici
Gb 19:1-6; Mt 7:12
Job 16:1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Di cose come queste ne ho udite tante!
Siete tutti dei consolatori molesti!
3 Non ci sarà una fine alle parole vane?
Che cosa ti provoca a rispondere?
4 Anch'io potrei parlare come voi,
se voi foste al posto mio;
potrei mettere insieme delle parole contro di voi
e su di voi scrollare il capo;
5 potrei farvi coraggio con la bocca
e il conforto delle mie labbra vi calmerebbe.
Giobbe si lamenta della sua sorte
(La 3:1-20; Gb 19:6-12)(Gb 23:1-17; 32:8-14)
6 «Se parlo, il mio dolore non ne sarà lenito;
se cesso di parlare, che sollievo ne avrò?
7 Ora, purtroppo, Dio m'ha ridotto senza forze,
ha desolato tutta la mia casa;
8 m'ha coperto di grinze e questo testimonia contro di me,
la mia magrezza si leva ad accusarmi apertamente.
9 La sua ira mi lacera, mi perseguita,
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico aguzza gli occhi su di me.
10 Aprono larga contro di me la bocca,
mi percuotono per oltraggio le guance,
si metton tutti insieme a darmi addosso.
11 Dio mi dà in balìa degli empi,
mi getta in mano dei malvagi.
12 Vivevo in pace ed egli m'ha scosso con violenza,
m'ha preso per la nuca, m'ha frantumato,
m'ha posto per suo bersaglio.
13 I suoi arcieri mi circondano,
egli mi trafigge i reni senza pietà,
sparge a terra il mio fiele.
14 Apre sopra di me breccia su breccia,
mi corre addosso come un guerriero.
15 Mi sono cucito un cilicio sulla pelle,
ho prostrato la mia fronte nella polvere.
16 Il mio viso è rosso di pianto,
sulle mie palpebre si stende l'ombra di morte.
17 Eppure, le mie mani non commisero mai violenza,
e la mia preghiera fu sempre pura.
Giobbe invoca la morte
(Gb 12:4-5; 13:4-13)
18 «O terra, non coprire il mio sangue
e non vi sia luogo dove si fermi il mio grido!
19 Già fin d'ora, ecco, il mio Testimone è nel cielo,
il mio Garante è nei luoghi altissimi.
20 Gli amici mi deridono;
ma a Dio si volgono piangenti gli occhi miei;
21 sostenga egli le ragioni dell'uomo presso Dio,
le ragioni del figlio d'uomo contro i suoi compagni!
22 Poiché, pochi anni ancora
e me ne andrò per una via senza ritorno.

Job 17:1 «Il mio soffio vitale si spegne,
i miei giorni si estinguono,
il sepolcro m'aspetta!
2 Sono attorniato da schernitori
e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare.
3 O Dio, deposita la mia cauzione presso di te;
se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano?
4 Poiché tu hai chiuso il cuore di costoro alla ragione,
perciò non li farai trionfare.
5 Chi denuncia un amico perché diventi preda altrui,
vedrà accecare gli occhi dei suoi figli.
6 Egli mi ha reso la favola dei popoli,
e sono divenuto uno a cui si sputa in faccia.
7 L'occhio mio si oscura dal dolore,
le mie membra non sono più che un'ombra.
8 Gli uomini retti ne sono colpiti di stupore,
l'innocente si sdegna contro l'empio;
9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via,
e chi ha le mani pure si fortifica sempre più.
(Gb 10:20-22; 19:10)
10 Quanto a voi tutti, tornate pure,
fatevi avanti,
ma fra voi non troverò un saggio.
11 I miei giorni passano; i miei disegni,
i disegni cari al mio cuore, sono distrutti;
12 e costoro pretendono che la notte sia giorno,
che la luce sia vicina, quando tutto è buio!
13 Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti,
se già mi sono fatto il letto nelle tenebre,
14 al sepolcro dico: "Tu sei mio padre",
e ai vermi: "Siete mia madre e mia sorella".
15 Dov'è dunque la mia speranza?
Questa speranza mia chi la può scorgere?
16 Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti,
quando nella polvere troveremo riposo assieme».